E’ già stato possibile iniziare ad annaffiare i campi accanto al pozzo e speriamo in breve di vedere un campo coltivato e… verde! Non vediamo l’ora di poter volare in Marocco e di godersi qualche giorno allo Chevalier Solitarie di Merzouga da Giacomo per poter vedere assieme di persona il pozzo!
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Se fosse finita qui sarebbe solo una bella notizia ma se un Progetto è folle… diventa virale! E in effetti…
I bikers di Raid for Aid hanno infatti nei giorni scorsi bonificato 3000 € sul cc di Bambini nel Deserto che andranno, assieme ai 3500 € stanziati da una azienda per cui lavora Genesio, amico di Giacomo che ha saputo del progetto nostro e di BnD… a finanziare lo scavo di un nuovo pozzo ed una nuova pompa solare ai margini di Begaa, in un sito in cui non arriva ovviamente l’acquedotto. Fino ad oggi i berberi che abitano quella zona devono camminare a lungo per avere acqua da bere che trasportano..così!
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Abbiamo così scoperto quanto iniziative benefiche possano diventare contagiose solo parlando con le persone.. anche attraverso il web ed i Social Media.
Nello scorso weekend abbiamo avuto l’occasione di andare a Piacenza con Luca di BnD alla serata nella bellissima Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni in cui i “ragazzi” di Raid for Aid hanno presentato il loro viaggio davanti ad una platea gremitissima (facendomi anche parlare..). Onestamente è stato molto emozionante vedere come dei perfetti sconosciuti si siano fidati di… me! Ormai Claudio, Davide, Augusto, Silvio e tutti i componenti di RfA sono diventati amici ma quando presi il treno per conoscerli di persona a pochi giorni dalla partenza per il Marocco.. si sono fidati solo di me e del mio entusiasmo!
Solo per informazione in 4000 km la moto, che ho appena ritirato dal meccanico dopo il tagliando, non ha avuto un solo inconveniente ma solo tanta polvere dappertutto.. KTM Ready to Race! ;)
Non è ancora finita, nei prossimi giorni pubblicheremo i dati di impatto ambientale del nostro #progettofolle01 grazie alla pazienza di Fabiana, un’amica conosciuta tramite Social Media, che ha voluto effettuare uno studio per documentare che il nostro viaggio alla fine ha avuto un “costo per il pianeta” tutto sommato trascurabile.